martedì 21 gennaio 2014

La macchina del fango non fa fermate

Sono mesi che cerco di scrivere questo articolo. E non mi viene, oh...

Sono al tentativo n°6: se non mi viene questa volta, pianto tutto.
Smetto di lamentarmi scrivere su questo blog e provo a fare qualcosa di utile.

Ci provo. Respiro.

I COMPLOTTARI MI HANNO ROTTO LE PALLE

ahhh, è una liberazione.

Si perché sono mesi, se non anni, che leggo fandonie in giro su internet.
Da che ho memoria da pseudo-adulto, quella che si sviluppa dopo i 17 anni per intenderci, e dal mio primo accesso a internet, sono riuscito a leggere di tutto. A volte persino credendoci...

"l'Undici Settembre se lo sono inflitti gli USA da soli, e nelle torri non c'erano ebrei perché Israele lo sapeva!"
...si, ok.

"Il Nuovo Ordine Mondiale è d'accordo con alieni, Ufo, Uso, Gruppo Bilderberg, spacciano scie chimiche per coprire i cieli e controllare il clima e la mente dall'Alaska! Vogliono piantarci i chip sottopelle per far sapere ai Rettiliani cosa facciamo!"
...bla bla bla...

Ma davvero credete a tutte le menate che vi propinano? Fate gli "informati", gli "attivisti"... per me siete solo gli spettatori di Studio Aperto che non sono riusciti a sintonizzare il decoder.

No, andiamo con ordine. Voglio almeno provarci.
ATTENZIONE:
La ricostruzione che vado a fare si basa sulla storia UFFICIALE.
Non pretendo nulla, sono semplicemente fatti storici.

Roswell, USA.
Un pallone-sonda viene trollato da Newton e cade verso il centro del pianeta Terra, incontrando però il suolo nel tragitto. Il suolo incontrato è un'appezzamento di terra di un fattore, il tipico contadino ignorante. Notando che quei rottami non somigliano a una Ford o a una falciatrice, uniche tecnologie conosciute dal redneck, chiama lo sceriffo insospettito. Lo sceriffo capisce quello che vuole e avverte la base militare presente in città, fra l'altro una base dell'aeronautica statunitense, guarda caso. Già che è in piedi avverte anche un suo amico, e mentre la voce si sparge nella cittadina i militari intervengono ripulendo l'area e riconoscendo la loro attrezzatura precipitata. I giornali nel frattempo ingigantiscono la faccenda titolando "PRECIPITATO DISCO VOLANTE", nonostante il rapporto del ritrovamento dica "pezzi di gomma, stagnola, carta piuttosto robusta, asticelle di legno e un filo di nylon".

Quel giornalista, a parer mio, dovrebbe essere riesumato e preso a calci. Ha dato vita alla razza complottara, una stirpe di uomini e donne capaci di vedere il marcio OVUNQUE e COMUNQUE, cercando prove e atteggiandosi da esseri iperintelligenti e superiori tutto il tempo.

Da quel giorno infatti, plotoni di "presunti scopritori della verità" si sono accampati in pieno deserto, han cercato di scavalcare le recinzioni e si sono anche incazzati per esser stati arrestati nonostante i cartelli e le restrizioni vigenti. Ma sono tutte prove perché, come insegna il piccione, se credi a quello che vuoi e fai il superiore tutti ti rimbalzano addosso. Come quando finì in giro il filmato dell'autopsia dell'alieno. Tutti a dire "AH! AVEVAMO RAGIONE!", fino a restare in silenzio quando tutto è stato smentito persino dall'autore. L'ennesimo caso di bufala, l'ennesima figuraccia da mettere in cantina. Ma ci sono addirittura quelli che sostengono l'originalità del video proprio perché raffazzonato, o che addirittura dicono "è la ricostruzione, l'originale l'ho visto da un amico". Giusto per portare acqua al proprio mulino. "Ecco perché il governo non ammette di avere una base: è un segreto pure per il Presidente! Prova definitiva!!"

...Poi il Presidente Clinton butta giù il castello di carte, ammettendo l'esistenza della base, ma aggiungendo il dettaglio che serve ai test per velivoli militari. Dalle prime lattine della corsa allo spazio al famosissimo F-117, quella è stata la base dei test per avere un'aeronautica al top della catena evolutiva mondiale.

Roswell non fa più notizia, e quindi bisogna cercare un'altra fonte di approvvigionamenti. Per fortuna, l'Undici Settembre entra nelle nostre vite con la delicatezza di un petardo nelle mutande, e per MESI la psicosi si è impadronita di noi.

Da quel momento anche la Rete stava espandendosi. Sempre più informazioni passavano per la cavetteria nei muri di casa e per l'ennesima volta l'informazione, quella vera, è stata stuprata da menti sadiche.

Perché l'esistenza di una collina comporta anche l'esistenza di una fossa limitrofa.
L'esistenza della materia giustifica l'antimateria, come lo Ying compensa lo Yang.
Dove c'è il giusto, c'è il contrario e così via: insomma, nel caso di Internet... dove c'è tanta informazione, c'è anche tanta ignoranza.

Il supporto può essere un giornale o uno schermo, l'informazione può essere "schiantato pallone sonda" o "schiantato Ufo in campo di grano", e sono sicuro che occuperanno lo stesso spazio.
Prova definitiva che noi lettori e loro (i giornalisti o presunti tali) non siamo cambiati affatto. Abbiamo solo cambiato supporto e lo abbiamo amplificato.

Il nostro giornale attualmente si chiama Facebook. Lo leggiamo ogni giorno, vediamo notizie o video divertenti. Possiamo cazzeggiare coi giochini o fare amicizie, o mantenerle nel caso la distanza fra la persona A e la persona B sia troppa.

Bella collina.

...ma ecco che deve esserci anche la fossa per compensare tanta bellezza, e quindi la pagina viene tappezzata di:

"Ministro Kyenge vende l'Italia al dittatore di Marte per un casco di banane"
"Guardate quante scie chimiche ci sono nel cielo!"
"Quando c'era la Lira la benzina costava meno!"
"Poveri gli animaletti pucciosi torturati dai barbari scienziati! abbasso la ricerca!"

...ecc.

Non sono per la censura, tutti dovrebbero avere il diritto di scrivere quello che più gli passa per la testa.
Il problema è che siamo il popolo del Papa e di Vanna Marchi, l'italiano medio crede alla prima cosa che vede. Non si informa, anzi, si sistema il paraocchi e spacca il mouse a furia di cliccare su "condividi". Poi assume atteggiamento superiore ed etichetta come "non informata" tutta la gente che non crede in quello che condivide.

Spesso arrivando anche agli insulti per difendere una "propria" visione delle cose, anche se non ci si rende conto che si stanno regalando soldi a dei redattori improvvisati. Ogni click, per chi pubblica, è una manciata di monetine sul conto in banca.
Anche se il redattore del momento sfocia nel reato di procurato allarme, che recita:

"Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l'autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda da euro 10 a euro 516."

...ma ce ne sbattiamo la uallera! Condividete!

Radio e Televisione han capito il gioco, ed ecco apparire programmi come "A caccia di Ufo", "Voyager", "Mistero"... questi sono i documentari di oggi.
Quando ero piccolo mi eccitavo a guardare "La macchina del Tempo" e "SuperQuark", i miei cartoni animati erano "Esplorando il Corpo Umano" e "Invenzioni e Inventori". Ringrazio i miei genitori per avermi dato un'istruzione e una crescente curiosità fin da piccolissimo.

Ma evidentemente la gente non vuole la conoscenza, vuole la speranza.
Vuole CREDERE a qualcosa, purché sia digeribile dal proprio cervello dopo una giornata di lavoro estenuante.
Vuole AVERE qualcosa contro cui incazzarsi se possibile, per scaricare la bile e avere nuovamente uno scopo nella propria piatta e insipida vita.

Beh, fate parte di quello stesso Sistema che si autopugnala per far parlare di sé.
Non siete in grado di scegliere fra la Voiello e la DeCecco quando fate la spesa, ma vi sentite comunque migliori di scienziati e ricercatori, cercando su internet qualunque cosa per dar loro torto, perchè la "mia parola vale quanto la tua".

Discorso già fatto da altri colelghi blogger, più famosi e letti di me, ma volevo dare la mia opinione.

Paolo AttivissimoBufale un tanto al chilo, BonsaiKitten... tanti siti e blog sono attivi per verificare, comprendere ed informare su determinati rischi che un'informazione incontrollata come quella di Internet comporta.
Ma non ve li cagate di striscio, preferite alimentare la "Macchina del Fango".
E solo perché dovete CREDERE per forza a qualcosa.

Spero cambieremo. Lo spero seriamente.

mercoledì 8 gennaio 2014

THE DAY AFTER

La sveglia del cellulare suona, io bestemmio.
Ormai è un teatrino con delle parti ben studiate, dove lei chiama e io rispondo a tono.
Del resto, alle 05.15 del mattino chiunque sarebbe dell'umore adatto per seguire questo copione...

Mi alzo, perchè il mio dovere mi impone di farlo, manco fossi sotto naja.
E' che mi conosco bene, se mi girassi dall'altra parte dormirei come un pupo e non andrei al lavoro, quando invece ho calcolato tutti i minuti necessari a far colazione, vestirmi, uscire e prendere il bus. Come il miglior Ragionier Fantozzi.

Appena esco, l'aria fredda del mattino invernale mi sveglia e mi riaccende il cervello. 
So che da quel momento, la giornata comincia sul serio e che non si torna indietro. 
Guadagno il mio posto sull'autobus, come sempre l'ultimo sedile in fondo a destra, e mi guardo intorno.

Se sono fortunato il bus è di quelli nuovi, comprati dalla GTT da almeno 5 anni. 
I sedili sono comodissimi, il riscaldamento funziona bene spandendosi dal pavimento e sono piuttosto silenziosi.

Se ho sfiga, becco un bus più vecchio.
Zero riscaldamento, tutto vibra in ogni momento e i finestrini si aprono ad ogni buca. Non scherzo: pieno inverno fuori, pieno inverno dentro. E sai già che non devi addormentarti, pena l'ipotermia.

Cominci quindi a leggere. 
Ultimamente mi sto portando dietro "Pattuglia Bravo Two Zero" di Andy McNab, praticamente parte della vita dell'autore mentre era in missione durante la prima guerra del Golfo.

Viaggiare con un buon libro ti permette di dimenticare dove sei, perchè e soprattutto come.
Tanto che il viaggio di due ore "casa-lavoro" passa senza che io me ne accorga sul serio, o almeno a spazi di mezz'ore...

Salgono i primi passeggeri all'altezza dell'ospedale Don Bosco di Torino, fino a quel momento ero da solo ma non è che mi sposti la vita avere qualcuno che condivida con me il freddo mattutino. Tranne quello che io e il conducente abbiamo soprannominato  "Er Monnezza", perchè puzza come una discarica. Dobbiamo aprire i finestrini volontariamente e nonostante il gelo, perchè è seriamente in grado di appestare tutto il bus e farti venire il mal di testa. 
Per fortuna scende dalle parti di Volpiano, e il resto del viaggio può procedere tranquillo.
Pagina dopo pagina divoro il mio libro, cercando di calcolare bene i tempi fra un capitolo e l'altro, sincronizzarmi con l'orologio di bordo per non lasciare le pagine a metà quando giungerò a destinazione.

Ma poi salgono le mie croci: le ragazzine.

Uno stormo di ochette fra i 16 e i 18 anni appena compiuti, mi fanno tardare sulle pagine e perdere il filo.

"Eravamo io, Vince e Chris. Dopo lo scontro a fuoco con la pattuglia nemica stavamo contando i proiettili rimasti per spartirceli, poi venne il momento di razionare l'acqua. Faceva freddo in quel deserto ma ero ancora vivo, ed era la cosa piùOMMIODDIO BEA! CIOE', A CAPODANNO ERO TROPPO SBRONZA, PERO' CI STAVO CON LA TESTA EH! CALLISTO POI MI HA PORTATA A CASA, E POI L'ABBIAMO FATTO! CI SIAMO FATTI ANCHE UNA CANNA, MIA MADRE CI HA VISTI DALLA FINESTRA ED ERA DI UN'INCAZZATA... PERO' NON ROMPA I COGLIONI, CE L'HO GIA' DETTO...

E via discorrendo. 
Fra l'altro è un discorso che ho sentito veramente, ieri mattina alle ore 07.00 ora di San Giusto Canavese.

Mi si ingolfa il libro per almeno mezz'ora, fino a quando cioè smettono di blaterare cazzate e dedicano attenzioni all'unico componente intelligente che hanno. I loro smartphone. Le vocine e le risatine vengono scambiate con il suono digitale e fintissimo delle tastiere degli iPhone glitterati. 

TICHITICHITICHITICHITICHI

...Preferivo le vocine.

Distolgo lo sguardo dalle avventure del reggimento SAS stampate su carta per guardarle. 
Carine, non c'è dubbio, hanno la giovinezza dalla loro. Ma possibile che... no, ve la devo citare correttamente.

Questo è quello che la mia mente ha partorito stamattina. 
Comincio eh... solo che ve la metto come un dialogo fra la mia "parte intollerante" (PI) e la mia "parte ragionevole" (PR)

Ahem.

PI: "Mioddio. Ma allora questa generazione è proprio una cagata fumante... Non riesco a credere che possano essere così oche."
PR: "...Perchè, pensi che le tue coetanee non lo fossero? Semplicemente non te ne accorgevi, ci facevi poco caso. Magari anche nostra madre era così alla loro età!"
PI: "Beh, no aspetta. E' una cosa generazionale ne sono convinto. Guarda i ragazzi, salgono imbronciati sul bus, guardano tutti in cagnesco, fanno tre battute di cattivo gusto e poi si infilano le cuffie e si chiudono con la loro musica tunza. Come faranno a dormire con quella roba, poi...
PR: "...Tu sali sempre sul bus incazzato perchè detesti i mezzi pubblici. Spari cazzate a nastro gongolandoti per il tuo black humor, e sei stato in grado più e più volte di addormentarti coi CRUNCH, CASUALTIES e cazzi vari che ascoltiamo"
PI: "Ok. questo round è tuo. Però come la metti con sta storia di Facebook? Stanno a condividersi gli status e a scriversi, e sono seduti uno di fianco all'altro! Trovami un'esempio che mi riguardi!"
PR: "...facile. All'epoca non avevi Facebook ma un GameBoy. Scambiavi i Pokémon con Carlo e Lorenzo, ricordi? Il GameBoy era come FB ma offline. Nessuno doveva cagarti il cazzo quando ci stavi dietro, e tu ti estraniavi dal mondo. Se non erano i Pokémon era Super Mario, vedi tu..."
PI: "OH. Beh, però ho una vita sociale molto più sviluppata... voglio dire: esco, faccio e disfo! Conosco un botto di gente! a Capodanno ho bevuto fumato e..."
PR: "..."
PI: "...no, non c'era nessun Callisto con noi. Vaffanculo per il pensiero, comunque"

...ma ho cominciato a collegare le cose.

Facciamo grosse differenze fra la generazione attuale e la nostra. 
Io sono un "classe '87", e in effetti mi ricordo com'era strutturata la nostra adolescenza.

Andavo a scuola, si parlava di minchiate tutto il tempo. 
Le prime sigarette, che poi divennero un vizio ancora attuale per me.
I pomeriggi tipo "vado a studiare da Pietro", e in realtà ci scassavamo i pollici dietro ai tasti della sua play.
Le prime rissette e schermaglie, qualcosa di cui andare fieri con gli amici, e soprattutto davanti alle tipe.
Il tema della costante ribellione, immancabile in ogni generazione, che mi ha portato in particolare a vestire a caso e a fare gare di rozzezza. Cose che continuo ancora a fare, fra le altre cose.

Non siamo troppo diversi, anzi per certi versi sono più simile a quei ragazzini che ai miei coetanei adulti. 
Come loro non ho intenzione di inquadrarmi, mettere giacca e cravatta, pensare a figli/macchina/mutuo.
Divertirmi tutto il tempo è il mio pane, cosa che per fortuna riesco a unire addirittura al mio lavoro.

L'unica cosa per cui mi possa sentire diverso, è la maturità che ho sviluppato e la saggezza data dalle esperienze. Però non sono così diverso da loro. Detto questo, devo dedurre che non so chi sono.
Mi guardano e dicono "hai quasi 30 anni". Appena accendo i divertimenti e comincio a giocare, mi danno del ragazzino. Quando ci sono discorsi seri da affrontare e mi si chiede un parere invece, sono il vecchio saggio.

Credo a questo punto che la sindrome del vecchio colpisca superati i 25 anni. Te ne accorgi quando guardi con schifo quelli più giovani, che stacchi di età di appena qualche anno ma che "non capiscono un cazzo" e "quando avevevamo noi 17 anni...".

Forse per questo ci sono così tanti Hipster in giro. E tutta questa passione per stili di 20 anni fa che tornano di prepotenza. Dev'essere per forza un meccanismo naturale, denigrare e non accettare il nuovo per continuare a favorire il vecchio e di sicuro funzionamento "qualunque".

Si alimentano la diversità, il divario sociale e le rotture di coglioni, a mio parere.
...nel frattempo, continuo a giocare coi Pokémon, fare il cazzone in giro, e vestirmi a caso!

PS: per chi se lo chiedesse, il viaggio di ritorno lo faccio in "risparmio energetico": dormo.
Il vecchio saggio riposa, per permettere al giovane idiota di divertirsi la sera.

mercoledì 27 novembre 2013

Sei tu che sbagli, mica noi!

"devi essere un animale sociale"

...o Gesù piange?

Proprio non capisco il significato di questo imperativo.
Oh, giusto. Non si capisce di cosa sto parlando, dovrei come minimo fare una piccola premessa su come gestisco la mia vita attualmente.

Single, 25 anni e di Torino, mi sveglio alle 5 per essere alle 8 a lavoro. Giornata classica di 8 ore in ufficio senza pausa pranzo per mia scelta, se no esco tardissimo. Tornare a casa, e altre due ore di bus facendo la strada a ritroso.
Arrivo a casa, faccio HIIT. Quindi doccia, cena e cerco di combinare qualcosa ormai fatte le nove, storia di tutti i giorni. Immaginate, siamo a mercoledì: quel giorno particolare in cui sei talmente rincoglionito che non sai se festeggiare il weekend imminente o lamentarti del fatto che mancano 48 ore all'inizio degli svaghi.

Durante la settimana, poche avventure. Anche i miei amici naturalmente lavorano, quindi non tutti possono essere disponibili quando decido di uscire la sera.

...e io sto fuori quasi tutte le sere, stanchezza o meno.
Almeno fino a mezzanotte.
Almeno una moretti al parco col mio vicino, poi sono pronto alla nanna e ricominciare il ciclo.

Arriva finalmente il venerdì sera, che per comodità metteremo nel cassetto chiamato "fiesta", contenente tutto il sabato e almeno parte della domenica.

Nel cassetto "fiesta", ci sono molti calzini, spesso sono spaiati e non riesci a trovare la coppia già unita, quindi preferisci prendere quelli già uniti, dividerli e indossarli.
Quelli spaiati li spingi in fondo al cassetto con un "arrivederci", promettendoti di non indossarli fino a quando si saranno riuniti per conto loro, e senza il tuo aiuto esterno.

è una metafora azzardata, ma provate lo stesso a seguirmi.

TU sei un calzino, una persona cara rappresenta un calzino uguale a te.
Avete qualcosa in comune? Allora siete appaiati.

Le persone care sono poi, per antonomasia, il fulcro del tuo divertimento vero e proprio.

è un periodo che non riesco a riunire i miei calzini, sapete? non tutti, ma buona parte.

Perchè mi sono letteralmente stufato di chi mi dice "almeno fai finta di divertirti".

Un mio vecchio amico me lo disse ai murazzi, la gente ballava intorno a me, mentre io stavo immobile a pensare come e con cosa avrei potuto strozzare meglio il Dj.
Per la cronaca un'incapace totale, mischiava Mino Reitano con i Black Eyed Peas, e non lo sopportavo.
Son cose che a me non piacciono, sembra il festival del cattivo gusto.
Non potevo lasciare un minuto la mia ragazza dell'epoca da sola, che già arrivavano cinque avvoltoi per spartirsi la carcassa.

Da quella sera, giusto per coronare un periodo di merda già di suo, i miei nervi han cominciato a saltarmi via dal corpo con molta più facilità.
E tutto con una sola, ipocrita frase.

"almeno fai finta"

Perchè li guardavo e non capivo.
Alcuni di loro in realtà non avevano l'aria di chi si sta davvero divertendo.
Sudavano muovendosi, come tutti gli altri. facevano a gara a chi sorride e urla dimendandosi a ritmo, cercando anche di indovinare il labiale per far sapere al mondo che conoscono quella canzone a memoria, anche se non è vero.

Escono dal locale ogni cinque minuti per guadagnare ossigeno, commentano l'andamento della serata coi loro soliti due amici, si guardano intorno commentando culi ma senza osare l'approccio, e poi rientrano.
Tornano quindi a casa avendo solo saltellato, non hanno conosciuto davvero nessuno.

E non capisco.

Non capisco perchè loro dicano di divertirsi, mentre io per loro sono un asociale burbero.

Perchè mi piace andare a concerti hc?
Riempirmi di lividi menando fendenti a destra e a manca, ricevendone magari anche il doppio da un perfetto sconosciuto che SO, dopo mi offirà una birra perchè "a pelle" gli sto simpatico, e sempre per sensazione sappiamo di avere amicizie e situazioni in comune.
Cantare in coro col resto del pubblico presente le migliori canzoni del gruppo sul palco, come un senso di appartenenza a qualcosa.

Quella, per me, è una serata coi fiocchi.

Però secondo il parere di molti, sono solo un asociale burbero e incazzoso incapace di divertirsi veramente e socializzare, perchè non mi piace la hit del momento e non mi muovo a ritmo come loro.
Perchè mi lamento che una Beck's da 33cl costi 3.50 o un bicchiere con del ghiaccio al gusto di vodka 6 euro.

Perchè ammetto pubblicamente che mi diverto anche a stare seduto in un parco con una cassa di moretti e gente come me a ridere e scherzare, parlare del più del meno e socializzare nel vero senso della parola.

Ecco, ho divagato con gli esempi, ma ci sta perchè dovevo sfogarmi.

Comunque la parola chiave è divertirsi. Tutti abbiamo i nostri metodi, e anche se può sembrarlo, non sto criticando chi si diverte diversamente da me.
Ma chi, apertamente, critica me per come mi diverto, per chi o cosa frequento.

Come anche chi critica le mie scelte o i miei gusti.

"hai fatto un acquisto del cazzo"
"non mi piacciono i locali che frequenti"
"il tuo pensiero è sbagliato"

...e via discorrendo.

Tutti pareri non richiesti. io mi faccio gli affari miei, non critico mai nessuno.
Se non per invogliare uno scambio di idee, ma mai sul personale.
Ma a quanto pare, chi mi sta intorno ha il DOVERE MORALE di rinfacciarmi che sto sicuramente sbagliando qualcosa, senza darmi la possibilità di controbattere o almeno darmi dei consigli costruttivi su come affrontare una situazione. Sono negativo e basta.

Fatevi i cazzi vostri.
Se avessi mai bisogno di consigli, sarò io a chiedere in prima persona.

E mi son sfogato. Oh che bello.

...naturalmente chi commenta può darmi un suo parere, il blog è fatto apposta...

giovedì 27 giugno 2013

After Earth

...e rieccomi qui.

3 mesi di inattività su un blog neonato, gente che dice "minchia sei sparito" e altri contatti che semplicemente non ho intenzione di sentire.

non per altro, ma... ho avuto da fare.
comunque... all'ordine del giorno ci sarebbe... oh no.



...Per la regia di Mr. Shyamalan ("what a twist!" per chi coglie la citazione), abbiamo un film iperfantascientifico con protagonista il figlio di Will Smith, tale Jaden che a mio parere farà parecchio successo (il figlio di Smith, non il film in questione). 
del suo talento, esistente o meno, parleremo più avanti.

TRAMA:
"...causa sovrappopolamento smodato e inquinamento a nastro, la Terra viene evacuata in blocco verso un'altro sistema solare da un'ente sovranazionale militare chiamato semplicemente 
"Corpo Ranger".
Dopo anni di viaggio a bordo delle solite arche, l'umanità giunge su un pianeta simile alla terra, ma già abitato. Naturalmente scoppia la guerra ma gli alieni, da codardi in fuga, creano un'arma biologica per contrastare l'umanità: una razza di mostri superpotenti ma ciechi, che si orientano verso la preda umana grazie ai feromoni che essa rilascia sotto stress e in condizioni di terrore puro. 
Insomma, se l'umano si caga addosso, il mostrone lo vede e lo attacca immediatamente. 
Gli umani chiamano questi mostri "URSA".

Comunque sia, dopo qualche anno gli umani hanno bonificato gran parte del pianeta, e vi si sono stabiliti costruendo le solite metropoli, ma tutto rigorosamente a impatto ambientale zero.

Cypher Raige (Will Smith) è un generalissimo dell'esercito Ranger, con la particolare abilità di non cagarsi addosso quando è in battaglia, risultando quindi invisibile agli occhi del nemico. La particolare abilità appena citata si chiama "spettralità", e proprio per questo si vede più volte a inizio film gente che lo venera come eroe di guerra e quant'altro. 
D'altro canto, il figlio Kitai (Jaden Smith) è un sega, non supera il grado di cadetto, fallisce gli esami e si caga addosso tantissimo appena vede un Ursa perchè uno di questi gli ha frollato la sorella a suon di mazzate.

Dal momento che Cypher è sempre in guerra e Kitai sempre a scuola, non c'è sto gran rapporto padre/figlio, e quindi la signora Raige, che di mestiere amministra pale eoliche, tira fuori l'idea del secolo: 

"Marito, portati tuo figlio dietro, lavorate insieme e tornate che almeno la smettete di trattarvi come sconosciuti"

Cypher naturalmente risponde con un "eh figata!" e si porta il figlio sull'astronave che li porterà su un'altro pianeta, dove c'è una scuola di applicazione Ranger. Fra l'altro, nell'area cargo è stivato un'Ursa, incatenato e sedato, che dev'essere trasportato alla scuola Ranger per l'addestramento delle reclute. 

Purtroppo la nave non arriva a destinazione sbagliando rotta. Si acchiappa qualche meteora sullo scafo, fa un salto "spazio-tempo" (?) e naufraga proprio sulla Terra, dichiarata nei 1000 anni successivi all'evacuazione inabitabile.

La nave si spezza in due tronconi come la gamba di Cypher, e ironia della sorte il segnalatore d'emergenza NON è nel loro troncone. Cypher deve quindi mandare un figlio inesperto e cagasotto a recuperare il segnalatore, facendogli attraversare 100km circa, con scorte d'aria limitate e animali incazzati in mezzo alla giungla.

Così fa, così succede.

Scappa dai macachi, scappa da un'aquila (per poi essere catturato dalla stessa), scappa dal padre (litigando per telefono) e infine trova sto benedetto segnalatore... ma (WHAT A TWIST!) il dispositivo ha campo solo in alta atmosfera, e quindi deve arrampicarsi su un vulcano per prendere il segnale.

...con l'Ursa che nel frattempo si è liberato, e lo insegue.

Il piccoletto scappa, fino ad esser ferito con una zampata dall'Ursa, ma lì lui capisce che non deve avere paura di nulla, e così di punto in bianco diventa invisibile azzerando i suoi feromoni con la sua nuova "spettrailtà", mettendo a 90° l'Ursa, e uccidendolo alle spalle.

Lancia il segnale di soccorso, torna a casa col babbo e il film termina con la frase che vale tutto il film:

"papà... da adesso voglio lavorare con mamma"
"eh, pure io!"

Abbraccione e finale, con la sicurezza che adesso padre e figlio si ameranno e rispetteranno..."

CONSIDERAZIONI
Allora... come film è ben fatto, ma non lo vedrei una seconda o una terza volta.

Partiamo intanto col dire che Will Smith ha una parte molto statica, restando zoppo all'interno della nave e lanciando ordini militareschi e duri al figlio per tutto il tempo. Quasi non avesse spessore.
Il compito di mandare avanti la trama viene affidato al figlio, Jaden. Che se la cava egregiamente!

La sua interpretazione è molto ben fatta, raccoglierà certamente i favori di Hollywood, sentiremo molto parlare di lui, IMHO.

Da segnalare anche la figlia di Lenny Kravitz, che nonostante le poche battute dimostra di essere una buona attrice. Non che avesse fatto miracoli con "X-Men: First Class", ma dimostra di saper stare al suo posto.

La madre dei pargoli invece è interpretata da Sophie Okonedo, che noi tutti ricordiamo nei "panni" della principessa africana in "Ace Ventura 2: Operazione Africa".

Gli effetti speciali sono molto ben realizzati, anche se a mio parere han spinto poco sui dettagli rendendo la tecnologia e gli ambienti quasi incomprensibili e fuori posto per la scena.

La storia si regge in piedi solida ma semplice. Un'idea che secondo me funziona, ma che purtroppo pecca di lentezza estrema, soffermandosi TANTO sugli ambienti e i paesaggi.

Film ambientalista? Direi proprio di si, con tanto di rincarato buonismo da famiglie.

Se dovessi riassumere il film, direi con certezza "un nuovo Avatar che lancerà il figlio di Smith e la figlia di Kravitz  nella carriera del cinema."

VOTO: 6/10

martedì 19 marzo 2013

Il Percussionista di CULI FEMMINILI

Altra giornata, altro argomento.

Il sole splende, qui a Torino. Ci saranno 10° scarsi, ma si sta benissimo, rispetto al nevoso week-end appena trascorso.

Viene naturale, per OGNI Internauta che si rispetti, cazzeggiare in rete in cerca di qualcosa di buffo, giusto per passare il tempo, giusto per.

E godersi il meritato calduccio.
Curioso come spesso si dica "oggi pome non esco, fa freddo", e poi la sera vai volentieri a congelarti le palle fuori con gli amici.
Ma questa è un'altra parentesi.

Torniamo alla fase "Internauta".

Oggi vi propongo QUESTO:


Sta spopolando in rete come "IL PERCUSSIONISTA DI CULI FEMMINILI".
Impossibile che non attiri l'attenzione, noh? 4 culi, e un percussionista piuttosto bravo, che ti dà per lo meno un'alibi musicale e goliardico se il capo o un tuo parente ti becca a guardare sta fiera della chiappa.

"IL PERCUSSIONISTA DI CULI FEMMINILI".

Ora, fra le altre notizie, possiamo notare come il mondo femminista si sia incarognito, come da copione, contro questo video.

Riporto grazie al copypasta:

"Quello che mi disturba in questo video è appunto, come già detto, la scelta del culo femminile. Perché scegliere culi femminili e non maschili? E per giunta, perché scegliere culi che rientrano nella categoria del “bel culo”? Un culo grosso e pieno di cellulite non dà lo stesso suono? Mi chiedo perché si siano scelti tanga e non culotte, o proprio il nudo? Ah, già, dimenticavo che in questa società posso farla intravedere la fica ma mai mostrare con orgoglio.(Articolo Completo)


...A parte che vi invito a leggere l'articolo intero, così da farvi un'idea più chiara...
Vorrei fare delle precisazioni.


"The Man"
1) il percussionista si chiama JORGE PEREZ (su Wikipedia, vi tira fuori un suo omonimo)
2) ...mi sembra un ottimo percussionista.


"I 4 Culi"
1) ...son 4 culi.
2) non ci vedo del sessismo (alla fine dell'articolo, capirete anche il perché, ma abbiate pazienza, eh...).
3) ...un culo carico di cellulite non produrrà MAI lo stesso suono. Sono un filantropo.

Ora. Dove sta il problema, secondo la femminista dell'articolo sopracitato?

Ah, già... la scelta di CULI FEMMINILI.

Non dà fastidio anche a voi? CULI FEMMINILI!!! ...non vi fa sentire sporchi? sessisti? no? vabbé...

A parte che, potrebbe essere benissimo una goliardata. Infatti non credo che quei CULI siano stati pagati, ma l'abbiano fatto per divertimento, per una ragazzata. Che ci sta. Chi grida allo scandalo, di solito, è solo un vaso colmo di ignoranza e malizia, che ha preso Internet per un urlatoio, e vuole far vedere al mondo la propria santità.

E poi, non mi sembra tutta sta pubblicità. PATAX, oltretutto, è il gruppo musicale dove milita il nostro Jorge.

Ora, tenetevi forte...
Fra i "related videos" c'é un'altro video, il making of.


...che già dalla scritta nell'anteprima, dà da pensare.
"SE IPOTIZZAVI FOSSERO QUATTRO DONNE, IPOTIZZI TROPPO IN FRETTA"
(o qualcosa di simile)


Per i più pigri, lo linko qui.



Vorrei avere un parere femminista, adesso.
Quanto lo vorrei.
Possibilmente di quella che ha scritto quell'articolo di denuncia.

lunedì 18 marzo 2013

Un'altro Blog Inutile

...e inizio una nuova avventura.

il mondo dei Blog l'ho sempre odiato.

non perché trovi stupida l'idea o che altro, ma perché ho il "blocco continuo dello scrittore". Bisogna saperci fare, bisogna aver a che fare con la lingua, devi avere degli argomenti... Ecco, i primi due punti li ho, ma il terzo... Insomma, di argomenti sono pieno, la mia mente viaggia, ma il "blocco" è proprio questo: avere troppe idee, e non sapere cosa sfruttare.

Adoro scrivere, posso inventare storie e raccontare qualcosa di mio. Ma sono pigro, preferisco leggere. Ecco, con la lettura vado forte, mangio libri abitualmente e chiedo sempre il bis.

Ma torniamo al dente che fa male... Gli argomenti.

Potrei raccontarvi di quella volta che...
Oppure quell'anno dove...

Non saprei, ma non pretendo troppo. Questo è il post di apertura del mio blog, posso anche tenere questo come argomento valido.

...Quasi quasi vi dico anche di cosa tratterà il mio spazio:

TUTTO E NULLA

...come la stragrande maggioranza dei blog italiani (e non)

Comunque... Comunque niente.

-BLOCCO DELLO SCRITTORE-